lunedì 28 marzo 2011

"Come tu mi vuoi" di Volfango De Biasi

Non lasciatevi ingannare dalle apparenze. Questo non è il solito romanzo adolescenziale alla "Tre metri sopra il cielo". Il libro, nato dal film omonimo, ha infatti una sorta di morale, una amarezza di fondo nei confronti della nostra società, la società delle apparenze e dell'omologazione, dove se sei attraente e riesci a dare di te un'idea vincente puoi aspirare ad un posto in prima fila, che non è assicurato per chi è "diverso", unico, per chi ha una propria personalità.
Giada è una studentessa universitaria. Ha un atteggiamento critico e astioso nei confronti del mondo. Annota sui suoi taccuini aspri giudizi riguardanti la società. La sua rigidità di pensiero non sembra dettata da una critica oggettiva, ma dal rancore profondo che nutre nei confronti delle persone. Giada infatti è brutta, squattrinata e diciamocelo, un po' sfigata.
Riccardo è il tipico fighetto, è bello e sa di esserlo. Adora le griffe e gli abiti firmati, d'altra parte servono anche a contribuire al suo innegabile sex appeal. Al contrario di Giada, che è abituata a lavorare sodo per ottenere qualcosa, Riccardo, ricco e ammirato, può ottenere tutto con un solo schiocco di dita. Apparentemente sembrerebbe felice, ma il suo aspetto da mito del quartiere, nasconde un rapporto difficile con i genitori che sembrano disinteressarsi a lui e limitarsi a fornirgli i soldi.
Il destino riuscirà ad un incrociare le vite di Giada e Riccardo, così apparentemente diversi.
Al di là della solita storia d'amore, nel romanzo sono presenti interessanti spunti di riflessione. Qual è la vera Giada? La secchiona bruttina e critica oppure l'ambiziosa ragazza in cui si trasforma, una giovane bella e senza scrupoli che ha capito che l'unico modo per ottenere risultati è lasciarsi trasportare dalla "massa" e dalla società?
Il finale a parer mio è emblematico, non mi riferisco alla vicenda sentimentale ma alle amare riflessioni del narratore che conclude il testo con una frase significativa, che riassume un po'il tema del libro: "Nella lotta tra te e il mondo stai dalla parte del mondo" (Frank Zappa)
Fin'ora ho parlato del romanzo, il film è ovviamente differente. Manca del tutto questa amara sfumatura, i personaggi sono appiattiti, non hanno quella profondità e problematicità del romanzo. E' ovvio che i tempi di un film e di un libro siano diversi. Se desiderate qualcosa in più della limitata storia d'amore tra due personaggi tanto differenti e della trasformazione del brutto anatroccolo, vi consiglio sicuramente di leggere il libro, che fornisce importanti spunti di riflessione sulla nostra società e di guardare il film solo per puro intrattenimento.
Se non riuscite a trovarlo in libreria, (è un libro di qualche anno fa), cercatelo ONLINE sul sito della Feltrinelli! Basta cliccare sul banner rosso in basso a destra!

Nessun commento:

Posta un commento