martedì 1 marzo 2011

Pillole di comunicazione "mediata"

Comunicare attraverso il computer, dietro un monitor, con una tastiera è molto diverso dal comunicare faccia a faccia. La comunicazione che avviene attraverso un dispositivo (in questo caso il pc) si chiama: mediata.
Nella comunicazione mediata sono del tutto assenti gli aspetti di meta-comunicazione che caratterizzano la comunicazione quotidiana. Non ci sono gesti al pc,non si può vedere la postura, non si può ascoltare il tono della voce... (quante volte scriviamo una battuta e restiamo completamente seri davanti al pc, e il nostro interlocutore non lo sa!)
Per ovviare a questo inconveniente esistono alcuni strumenti che possono “sostituire” la meta-comunicazione: le emoticons. Si tratta di simboli grafici convenzionali che indicano espressioni facciali. Si passa dai più semplici, composti da parentesi e punti, ai più complessi. Le chat più evolute graficamente utilizzano disegni veri e propri per indicare le espressioni del viso.
La comunicazione mediata non offre inoltre garanzie sull'identità dei soggetti, sappiamo solo ciò che ci viene detto (invece di una bella bionda, dietro il pc potrebbero esserci tre ragazzini, in luogo del bel ragazzone che noi immaginiamo si nasconda dietro il monitor, potrebbe esserci un anziano signore panciuto). L'interlocutore è identificato da un nickname (uno pseudonimo), un indirizzo mail e un avatar, che potrebbe non corrispondere alle caratteristiche reali del nostro interlocutore.
La comunicazione mediata è anche soggetta ad atti comunicativi disfunzionali:
Spamming: invio di messaggi spesso di natura commerciale.
Bombing: invio di centinaia di messaggi ad un interlocutore, il quale viene praticamente bloccato, gli viene impedito di interagire.
Lurking: assistere alle conversazioni senza interagire e segnalare di essere presenti (praticamente spiare)
Flaming: linguaggio forte e ricco di insulti.

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