mercoledì 2 marzo 2011

Donne e pubblicità: il caso Oliviero Toscani

Questo blog si occupa di anche di comunicazione visiva. Di tutto ciò che viene comunicato non solo verbalmente o per iscritto, ma attraverso video, immagini, fotografie. E quindi, non posso, di certo, ignorare tutte le polemiche riguardanti la mercificazione del corpo femminile, scatenate dalla vicenda della ormai celebre "Ruby Rubacuori" sino alle continue scandalose pubblicità presenti sulle riviste o sui cartelloni pubblicitari. Gigantografie di sederi e seni, donne ammiccanti ed eccessivamente sexy che pubblicizzano qualunque cosa, dai vini ai provoloni. L'ultimo scandalo è la campagna pubblicitaria di Silvian Heach, realizzata dal fotografo americano Terry Richardson, con irriverenti scatti di modelle seminude. Il dibattito in questi giorni è accesissimo, dalla manifestazione di qualche settimana fa "Se non ora quando" in cui le donne sono scese in piazza per mostrare il proprio diappunto nei confronti degli ultimi scandali, all'iniziativa Facebookiana di sostituire la propria immagine del profilo con foto di grandi donne.  
Ora tocca al fotografo Oliviero Toscani dire la sua in proposito:  
“Le prime a fare schifo sono le donne”, ha dichiarato in un’intervista al Secolo XIX. “Preferiscono puntare sulla bellezza, anzichè sull’intelligenza”-spiega Toscani-“Siamo un Paese dominato dagli uomini, ma le donne ci sguazzano. Siamo un Paese sottosviluppato. Ha mai visto una madre che non sia fiera del figlio “sciupafemmine”? Chi li alleva, così? È un pianto… E poi avete il coraggio di lamentarvi?”.
Parole dure quelle del noto fotografo,a cui si devono le celebri campagne pubblicitarie della Benetton. Forse non ha tutti i torti. Se i corpi delle donne vengono mostrati come oggetti, probabilmente la colpa è delle scelte di alcune di noi.

2 commenti:

  1. Da quale pulpito viene la predica di Toscani? Francamente non capisco questa tendenza delle donne ad accettare le altrui colpevolizzazioni. Un tempo si era accondiscendenti anche verso chi diceva (e c'è chi lo fa ancora) che se una donna subiva violenza sessuale in qualche modo se l'era cercata. Hai provato a chiederti chi è che regge i cardini del sistema pubblicitario e dei media? I pubblicitari sono in gran parte uomini. E' la donna che accetta ruoli, strade, opportunità lavorativa che il sistema offre o è l'uomo che ha creato un sistema nel quale o la donna resta defilata o deve accettare la mercificazione del proprio corpo per emergere? Le donne per l'ennesima volta stanno non solo accettando il femminicidio ma individuando al proprio interno delle colpe che non sono affatto nostre. Non credo poi che Toscani possa parlare per primo a riguardo. Basta guardare con attenzione le sue campagne pubblicitarie, a cominciare da quella di una marca di jeans con la quale negli anni 60 determinò la reazione del Vaticano e lo sdegno delle donne. Per inciso...era il lato B di una donna fotografato proprio da chi dice di non ritrarre certi soggetti.

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  2. Io credo che un po' di torti invece sono proprio i nostri che abbiamo accettato questo sistema. Noi abbiamo accettato di mostrare seni e sederi in tv o sui calendari, molte di noi hanno asssunto il ruolo da "oche" pur di fare carriera, vedi la cipriani, non credo che noi donne siamo completamente vittime innocenti del sistema maschilista.

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